Alloggio ristrutturato completamente; è posto al sesto piano di un condominio a Brescia.
Il taglio e le finiture è moderno, ad esempio: illuminazione d’effetto con faretti led incassati e da terra, pavimenti nuovi in grès porcellanato doghe lunghe effetto legno, lavatrice e asciugatrice zona guardaroba per lasciare spazio al bagno, comode tapparelle elettriche, rifacimento del rivestimento dei due balconi che permettono di stare seduti all’aperto e tinteggiatura interna a tre tonalità calde con pitture ecologiche.
Ristrutturazioni in bioarchitettura
Le ristrutturazioni in bioarchitettura vengono realizzate con l’idea di garantire il migliore equilibrio possibile tra l’ambiente e la casa, con il risparmio energetico come obiettivo primario. Utilizzando materiali bioedili, lo scopo è quello di fare sì che gli edifici si integrino con l’ambiente pre-esistente, rispettando il cosiddetto genius loci a favore del benessere psico-fisico di chi abita nella struttura. La casa e il suo clima sono fondamentali in questo senso: sia per la salvaguardia dell’ecosistema, sia per l’intenzione di ridurre per quanto possibile il consumo di risorse, preferendo utilizzare fonti energetiche rinnovabili.
Una casa ecologica ristrutturata secondo i principi della bioarchitettura è sostenibile e al tempo stesso benefica per chi ci vive: le regole da seguire, per altro, non sono molte, e in generale sono di facile applicazione. La riduzione del consumo di acqua, l’isolamento acustico e il risparmio di energia sono – di norma – i tre principi che ispirano le ristrutturazioni in bioarchitettura: i materiali migliori sono quelli ecologici, vale a dire composti da risorse vergini rinnovabili almeno per l’85% (che risultano permeabili alle radiazioni naturali e sono traspiranti). Per fare qualche esempio di materiali bioedili, si possono citare l’argilla cruda per gli intonaci o il legno massiccio per i rivestimenti, che hanno la capacità di depurare parzialmente alcuni agenti micro-inquinanti degli ambienti interni dopo averli assorbiti. Per quanto concerne gli intonaci, in particolare, sarebbe preferibile ricorrere alla calce naturale o alla terra cruda, che ha la capacità di assorbire i rumori e regolare il clima degli ambienti interni (senza dimenticare il suo aspetto estetico naturale decisamente affascinante, che rende inutile verniciare o tinteggiare).
Quando si pensa alle ristrutturazioni in bioarchitettura, poi, non ci si può dimenticare di uno degli obiettivi primari, cioè il risparmio energetico: una riduzione dei consumi tra il 20 e il 30% può essere ottenuta semplicemente grazie a un buon isolamento termico. Da non dimenticare, poi, che la stessa quantità di kWh risparmiata attraverso l’isolamento termico ha un valore superiore rispetto a quella prodotta dalla caldaia più efficiente, visto che un impianto tecnico è destinato a durare meno dei materiali termoisolanti. Anche sotto questo profilo, una ristrutturazione in bioarchitettura non può prescindere da prodotti traspiranti naturali, quali la lana o il sughero, ma anche la fibra di legno mineralizzata, la canapa o la lana di legno, che hanno la capacità di regolare l’umidità interna in maniera naturale, impedendo la fuoriuscita del calore nei mesi più freddi.
Da non trascurare, infine, è l’importanza del risparmio di acqua, risorsa sempre più scarsa per la quale è indispensabile un consumo consapevole. Quando si procede alla ristrutturazione di una casa ecologica, dunque, è importante munire i rubinetti di miscelatori termostatici, che servono a fare sì che la temperatura dell’acqua sanitaria rimanga costante all’interno del circolo di distribuzione; altrettanto validi sono i decalcificatori per le caldaie, le lavastoviglie e le lavatrici, così come gli acceleratori di flusso per i soffioni delle docce.