C’è però un problema ambientale su cui ci stiamo muovendo con il consueto ritardo: si tratta del gas radon, un elemento radioattivo e cancerogeno, considerato la seconda causa del tumore al polmone dopo il fumo. Entro il 6 febbraio 2018 il nostro paese avrebbe dovuto applicare la direttiva europea che abbassa da 500 Becquerel per metro cubo d’aria a 300 Bq/m3 la media annua massima di concentrazione di tale gas negli spazi chiusi. Non solo: attualmente la legge italiana considera solo i luoghi di lavoro in fatto di controlli e eventuali bonifiche, mentre per l’Ue bisogna inserire anche le abitazioni private nella normativa.

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